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Anni 1960, britannici, Bruno Just Lazzari, Carlo Jacono, Il Giallo Mondadori, James Hadley Chase, noir
Meravigliosa chicca trovata sulle recenti bancarelle: l’unica edizione italiana nota di questo romanzo del mitico James Hadley Chase, presentata da “Il Giallo Mondadori”. Ok, in effetti dieci anni dopo è stata raccolta nell’antologia I cinque volti di Chase a cura di Alberto Tedeschi, ma questa è l’unica edizione “in solitaria”.
La splendida illustrazione di copertina è firmata, come sempre in questa collana, da Carlo Jacono.
Da notare che due anni dopo la Mondadori presentò Sciacalli si muore, probabilmente un titolo che richiama questo: chi nasce carogna… muore sciacallo!
La scheda di Uruk:
776. Carogne di nasce (Come Easy, Go Easy, 1960) di James Hadley Chase [15 dicembre 1963] Traduzione di Bruno Just Lazzari
– Inoltre contiene il racconto:
Il biglietto misterioso (The Mysterious Card, da “EQMM”, novembre 1963) di Cleveland Moffett
La trama:
Chet Carson non è la vittima innocente di un errore giudiziario. Egli ha tentato di compiere una rapina e, poiché non vuol tradire l’amico che gli è stato complice, grava sulla sua testa anche l’imputazione di mancato omicidio. James Hadley Chase, tuttavia, chiama a raccolta i suoi innumerevoli lettori e ne fa altrettanti giurati, per iniziare un nuovo processo, un processo morale, sul piano umano. Sì, Carson ha rubato. L’hanno condannato a dieci anni di reclusione e l’hanno assegnato al più orrendo penitenziario degli Stati Uniti, dove i forzati dormono ancora in catene e dove la sorveglianza è affidata più a una muta di cani feroci, che non alle guardie carcerarie. Da quell’inferno, riesce ad evadere Chet Carson. Quel Chet Carson che ha tentato di rubare, ma che, al processo, ha trovato la forza di non tradire un amico, neppure quando si è reso conto che, facendolo, si sarebbe guadagnato una diminuzione di pena. Per qualche tempo, sembra che la sorte si volga in favore del fuggiasco, facendogli incontrare un uomo che gli restituisce la fede nel genere umano. Ma nessuno può liberarsi della sua ombra, e il criminale non può alterare la propria, nemmeno quando riesce a modificare le proprie sembianze. La donna che scopre il segreto di Carson e se ne fa un’arma, è parte di quell’ombra, come ne è parte Roy, l’amico e complice che Chet ha salvato dalla galera. E quando Chet se lo vedrà ricomparire accanto, sentirà oscuramente che, forse, la Nemesi lo ha raggiunto… A voi, lettori di J.H. Chase, l’estremo giudizio su Chet Carson.
L’incipit:
Quella chiamata urgente mi capitò tra capo e collo alle undici meno cinque, proprio mentre stavo per uscire. Cinque minuti dopo, avrei potuto lasciare tranquillamente che il telefono squillasse, ma in quel momento l’ora ufficiale di chiusura non era ancora scoccata, e rimasi bloccato.
La linea è innestata, di notte, su un magnetofono che lo squillo del telefono fa scattare automaticamente. Quella “spia” fa parte di tutto un sistema di sorveglianza ed è destinata a migliorare il rendimento del personale.
Perciò sollevai la cornetta e dissi:
— Compagnia Casseforti Lawrence… Assistenza notturna.
— Parla Henry Cooper — disse una di quelle voci grasse e arroganti, proprie dei beneficiari di enormi rendite, proprietari di bellissimi appartamenti. — Quanto tempo vi ci vuole per mandarmi qualcuno? Ho delle noie con la cassaforte.
L’autore:
James Hadley Chase è nato a Londra nel 1906. Spirito indipendente, se ne andò di casa giovanissimo, guadagnandosi da vivere vendendo enciclopedie casa per casa. Nel 1939 scrisse Niente orchidee per Miss Blandish che riscosse un immediato successo. È tuttora il suo romanzo più venduto nel mondo. Da allora, ha dato alle stampe circa cento romanzi, quasi tutti ambientati in America.
L.
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riccardo ha detto:
Mi aveva incuriosito la tua recensione e sono andato a scovarlo nella mia polverosa libreria, non avevo ancora letto questo romanzo ma non avevo dubbi sulla sua qualità con il classico schema di Chase; prende un disgraziato lo mette nei guai e piano piano ci racconta la sua discesa all’inferno con il suo tragico epilogo, la bravura dello scrittore è nel racconto disperato e incalzante delle vicende del nostro protagonista.
Chase è un autore fuori dagli schemi, le sue opere sono pervase principalmente di pessimismo nei confronti della razza umana e non si allinea allo schema classico del giallo con il solito morto e la scoperta dell’assassino ma bensì crea un meccanismo perfetto pieno di suspance e colpi di scena che ti incollano al libro fino alla sua fine e che spesso non hanno un esito felice e scontato.
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Lucius Etruscus ha detto:
Contentissimo di averti stuzzicato, e se trovi altri Chase nella tua ricca biblioteca ti consiglio di gustarteli 😉
Spesso nel pubblicare questo autore la Mondadori aggiungeva l’etichetta “serie nera” in copertina, per sottolineare che non si trattava del solito mystery classico o di una detective story: insomma, il protagonista non era affatto “buono”. Chase è un pezzo da 90 del noir, e il mio sospetto è che lo sia “di rimbalzo”: sta semplicemente divertendosi un mondo a citare i “duri” americani e i propri connazionali britannici, molto più seriosi. Pensaci: Chase inizia la carriera quando la finisce Edgar Wallace, ma la differenza tra i due autori è sostanziale.
Per carità, è solo un’idea, ma “a naso” mi piace quell’atmosfera citazionistica che respiro in Chase: è come un appassionato di noir che scrive di noir…
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riccardo ha detto:
La tua spiegazione non fa una piega, Chase è un autore di rottura dagli schemi classici, ecco perchè a mio parere è formidabile.
Da ricordare che nella defunta collana I Neri di Mondadori Chase ne ha fatto parte a pieno titolo con 6 romanzi nerissimi.
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Lucius Etruscus ha detto:
Prima o poi dovrò schedare i suoi lavori arrivati in Italia, ma capisci che è tanta roba 😉
Comunque per un lavoro mai andato in porto tempo fa avevo beccato un telefilm francese ispirato ad alcuni suoi romanzi, giunto anche in Italia. Visto il mare di tempo che mi ha portato via, dovrei rigirare qui i risultati di una ricercona sulla TV tratta da romanzi gialli-noir…
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riccardo ha detto:
A cavallo frà gli anni 80 e 90 su raidue o raitre andarono in onda dei Film TV ispirati alle opere di Chase.
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Lucius Etruscus ha detto:
Esatto, vorrei creare una pagina di Uruk per presentarli e lasciarne un ricordo per le generazioni future ^_^
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