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Anni 1990, Antologia, Arthur Conan Doyle, Edgar Allan Poe, Edgar Wallace, Eleonora Corno, Ernest William Hornung, Garden Editoriale, Gilbert Keith Chesterton, I Grandi Detective, Padre Brown, Sherlock Holmes, Thomas W. Hanshew
Vecchia antologia della collana “I Grandi Detective” (Garden Editoriale) diretta da Eleonora Corno.
L’illustrazione di copertina è senza firma.
La scheda di Uruk:
Numero 3 [maggio 1994]
– Il mistero di Maria Roget (The Mystery of Marie Rogêt, 1842) di Edgar Allan Poe
– Traduttore non indicato
– L’enigma del 5.28 (The Riddle of the 5.28, 1910) di Thomas W. Hanshew – Traduzione di Marica Motta Lombardo
– Il giardino segreto [Padre Brown] (The Secret Garden, da “The Saturday Evening Post”, 3 settembre 1910) di Gilbert Keith Chesterton – Traduzione di Viviana Pace
– L’avventura di Wisteria Lodge [Sherlock Holmes] (The Adventure of Wisteria Lodge, 1908) di sir Arthur Conan Doyle – Traduzione di Marica Motta Lombardo
– Il furto del marmo (The Stealer of Marble, da “The Mind of Mr. J.G. Reeder”, 1925) di Edgar Wallace – Traduzione di Roberta Formenti
– I diamanti della duchessa (The Duchess of Wiltshire’s Diamonds, #) di George R. Sims – Traduttore non indicato
– Una vecchia fiamma (An Old Flame, da “The Black Mask”, 1901) di Ernest William Hornung – Traduzione di Viviana Pace
– Il dono dell’Imperatore (The Gift of the Emperor, da “The Amateur Cracksman”, 1899) di Ernest William Hornung – Traduzione di Marica Motta Lombardo
La trama:
Un’appassionante raccolta di grandi autori, creatori dei più intelligenti investigatori di tutti i tempi. Dall’impareggiabile Sherlock Holmes all’imprevedibile Padre Brown, una sfida per tutti i lettori poiché la soluzione apparentemente impossibile di ogni mistero e di ogni delitto è lì, celata tra le righe: pochi indizi, dettagli piccoli ma utili per dipanare la matassa e arrivare alla conclusione di ogni singolo caso.
L’incipit del primo racconto:
Quante volte siamo stati colpiti dalla imprevedibile stranezza delle coincidenze? Quante volte, turbati e increduli abbiamo respinto come inaccettabile, impossibile, il convergere di eventi, che, per essere assolutamente impensabili e straordinari, ci sembravano fuori dalla realtà, fuori dalla nostra possibilità di comprensione?
Forse siamo anche stati indotti a pensare al sovrumano, al soprannaturale. Ma se abbiamo cercato una spiegazione più razionale, meno sentimentale, questa ci può essere stata fornita solo dalla teoria del caso, dal calcolo della mente umana.
L.
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