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Torna Isaac Asimov con i suoi celebri personaggi. La collana estiva “Il Giallo Mondadori ORO”, n. 22, presenta questo luglio in edicola I banchetti dei Vedovi Neri.
La scheda di Uruk:
22. I banchetti dei Vedovi Neri (Banquets of the Black Widowers, 1984) di Isaac Asimov [luglio 2015] Traduzione di Giuseppe Lippi
– Introduzione
– Milioni di trilioni (Sixty Million Trillion Combinations, da “EQMM”, maggio 1980)
– La signora nel bar (The Woman in the Bar, da “EQMM”, giugno 1980)
– L’autista (The Driver, scritto per questa antologia)
– Il buon samaritano (The Good Samaritan, da “EQMM”, settembre 1980)
– L’anno dell’azione (The Year of the Action, da “EQMM”, gennaio 1981)
– Può provarlo? (Can You Prove It?, da “EQMM”, giugno 1981)
– Il gingillo fenicio (The Phoenician Bauble, da “EQMM”, maggio 1982)
– Un lunedì d’aprile (A Monday in April, da “EQMM”, maggio 1983)
– Né bestie né uomini (Neither Brute Nor Human, da “EQMM”, aprile 1984)
– La rossa (The Redhead, da “EQMM”, ottobre 1984)
– La casa sbagliata (The Wrong House, scritto per questa antologia)
– L’intrusione (The Intrusion, scritto per questa antologia)
La trama:
Riapre i battenti il club più esclusivo di tutta New York, e certo il più singolare al mondo. È il bizzarro circolo che riunisce intorno a una tavola imbandita sei accaniti cacciatori di indizi e risolutori di indovinelli, autentici fuoriclasse nell’attingere a un pozzo inesauribile di nozioni. I suoi membri non si lasciano intimidire da sfide ai limiti delle capacità umane, come scoprire il codice segreto escogitato da un matematico paranoico o decifrare la comunicazione non verbale che ha spinto un uomo ad aiutare una donna in pericolo. Che l’oggetto del loro interesse sia un gingillo fenicio scomparso o una poesia di Edgar Allan Poe, la misteriosa morte di un autista o l’altrettanto misteriosa identità di un falsario, nulla è abbastanza difficile per gli eruditi commensali. Con l’ausilio, naturalmente, del cameriere Henry, officiante indispensabile alle conviviali funzioni dei Vedovi Neri.
L’incipit:
Questo volume dei Vedovi Neri esce dopo un discreto intervallo dal precedente, Il club dei Vedovi Neri, che fu pubblicato nel 1980; se ne deduce che mi ci sono voluti quattro anni per scrivere le dodici storie qui raccolte.
Di solito ci metto di meno, a scrivere una dozzina di racconti, ma c’è una spiegazione: quattro anni fa una rivista mi commissionò un racconto giallo al mese, il che vuol dire dodici all’anno. La lunghezza richiesta era di sei-sette cartelle per racconto, e quindi mi sentivo perfettamente sicuro di farcela: sarebbe bastata mezza giornata di lavoro al mese. Era il genere di sfida che a me piace.
Così accettai e portai avanti la serie per più di tre anni.
L’autore:
Isaac Asimov (Petrovichi, Russia, 1920 – New York 1992), laureatosi in chimica e biologia alla Columbia University nel 1939, ha iniziato a scrivere racconti a soli undici anni e ha raggiunto il successo negli anni Cinquanta con la Trilogia della Fondazione, premiato nel 1966 come il miglior ciclo fantascientifico di sempre, e con i racconti del “Ciclo dei Robot”. Oltre che opere di fantascienza, ha pubblicato gialli e numerosi bestsellers di divulgazione scientifica, storica e letteraria.
L.
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