Arriva oggi in libreria (e in digitale) per Piemme il romanzo adattato da Gilles Paquet-Brenner per il film omonimo da lui stesso diretto: Dark Places con Charlize Theron, dal 22 ottobre prossimo nei cinema italiani.
Come mi suggerisce Obsidian Mirror, questo libro è già apparso in Italia nel 2010, per Piemme Linea Rossa, con il titolo Nei luoghi oscuri, ristampato poi nel 2011 nella collana da edicola “Maestri del Thriller” n. 120 e ristampato ancora nel 2014 nella collana Pickwick.
Ne approfitto per consigliare la recensione di The Obsidian Mirror del romanzo.
La scheda di Uruk:
Dark Places. Nei luoghi oscuri (Dark Places, 2008) di Gillian Flynn [15 ottobre 2015] Traduzione di Barbara Murgia
La trama:
Libby non è una ragazza di buon carattere, non lo è mai stata. C’è qualcosa di cinico e meschino in lei, una sorta di lato oscuro di cui lei stessa ammette l’esistenza e con cui è costretta a fare i conti. Libby aveva sette anni quando sua madre e le sue sorelle furono uccise in un rito satanico. Fu lei ad accusare suo fratello Ben di essere stato l’autore della strage. Ventiquattro anni dopo Ben è in carcere e Libby vive alle spalle delle associazioni di beneficenza che le hanno inviato donazioni per tutti quegli anni.
A cambiare le carte in tavola sarà il Kill Club, una società segreta di “feticisti del crimine”, i cui soci sono convinti dell’innocenza di Ben e rintracciano Libby perché lo scagioni. I membri del gruppo le insinuano il dubbio di essere stata manipolata e Libby è infastidita da quei pagliacci fanatici che ficcano il naso nella sua memoria. Ma i soldi che le offrono per tornare a scavare nel suo passato e cercare il vero colpevole della strage le servono. Così Libby inizia una dolorosa ricerca attraverso la quale, a poco a poco, i ricordi riaffiorano da quei luoghi della mente che fino a ora aveva volutamente oscurato. Saranno gli oggetti della sua infanzia e i racconti delle persone che avevano conosciuto la sua famiglia ad aiutarla a ricostruire gli avvenimenti che portarono all’eccidio, fino ad ammettere l’inconsistenza della sua precedente testimonianza. Insospettabili verità verranno a galla e Libby ritroverà se stessa, ripartendo da dove aveva iniziato: in fuga da un killer.
L’incipit:
Ho della cattiveria in me, reale come un organo. Mi dilania il ventre e può scivolare a terra, carnosa e scura, tanto da poterla calpestare. È il sangue dei Day. Ha qualcosa che non va. Non sono mai stata una brava bambina e sono peggiorata dopo gli omicidi. Libby l’orfanella è cresciuta apatica e smidollata, trascinandosi a fatica da un gruppo di lontani parenti all’altro – secondi cugini, prozie, amici di amici -, rinchiusa in una serie di roulotte o fattorie fatiscenti in giro per il Kansas. Mandata a scuola con i vestiti smessi delle sorelle morte: camicie con le ascelle macchiate; pantaloni sformati, troppo grandi, tenuti su da logore cinture strette fino all’ultimo buco. Nelle foto di classe avevo sempre i capelli spettinati – con le mollette aggrappate alle ciocche, come oggetti volanti impigliati fra i cespugli -, le borse sotto gli occhi e lo sguardo da affittacamere ubriaca. Forse una piega riluttante delle labbra al posto del sorriso. Forse.
L’autore:
Gillian Flynn è cresciuta in Missouri ma vive a Chicago con suo marito. Figlia di un professore di cinema e di un’insegnante di lettura, non stupisce il fatto che sia diventata critico televisivo per Entertainment Weekly. Il suo libro Sulla pelle ha vinto due Dagger Award ed è stato tradotto in venti paesi. Dal thriller Nei luoghi oscuri, finalista all’Edgar Award e bestseller per il New York Times, sarà tratto un film con Charlize Theron.
L.
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Cassidy ha detto:
Il film è tra i prossimi che vedrò, grazie per la spiegazione sul romanzo originale… Sei Super come al solito! 😉 Cheers
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Lucius Etruscus ha detto:
Dove ci sono romanzi giallo-thriller-noi, c’è Uruk ^_^
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theobsidianmirror ha detto:
Ne esisteva giù un’edizione italiana pubblicata anni fa non mi ricordo da chi. Io possiedo quell’edizione inglese la cui copertina vedo nel tuo post. Lo comprai tempo fa un aeroporto e lo lessi praticamente tutto di un fiato. C’è anche un rece sul mio blog risalente mi pare al 2012…
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Lucius Etruscus ha detto:
Ohh queste sì che sono dritte! Cerco l’edizione precedente, la tua rece e aggiorno tutto ^_^
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theobsidianmirror ha detto:
Ulteriori edizioni rispetto a quella della tua immagine in alto ce ne sono almeno due. Una vecchissima, con una copertina dallo sfondo bianco (probabilmente sempre di Piemme), e una più recente uscita ai tempi del film Gone Girl, con copertina sfondo nero.. a proposito di quest’ultima ricordo che assieme a Gone Girl avevano ristampato i due precedenti lavori della Flynn, Dark Places e Sharp Object, usando copertine molto simili tra loro.
PS La mia rece risale addirittura al luglio 2011 (come passa il tempo).
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