La collana “Il Giallo Mondadori” di dicembre (n. 3138) presenta I guanti dell’assassino, un grande inedito in cui Ngaio Marsh racconta la ventiduesima avventura del suo Roderick Alleyn.
La scheda di Uruk:
3138. I guanti dell’assassino [Roderick Alleyn 22] (Hand in Glove, 1962) di Ngaio Marsh [dicembre 2015] Traduzione di Mauro Boncompagni
La trama:
Nessuno dubita che il signor Percival Pyke Period sia rimasto genuinamente sconvolto dalla notizia che il suo amico, Harold Cartell, è stato trovato morto in un fosso. Però com’è possibile che abbia scritto una lettera di condoglianze prima di esserne informato? E come ha fatto il compianto signor Cartell, sulla scena di un party dell’alta società con tanto di caccia al tesoro, a incontrare in simili circostanze il suo destino, sepolto a faccia in giù nel fango? Un tragico incidente o piuttosto un delitto? Era un tipo noioso, in effetti, ma davvero qualcuno ucciderebbe per così poco? Domande, domande e ancora domande per Roderick Alleyn, sovrintendente di Scotland Yard, davanti alla nutrita cerchia dei sospettati. Una su tutte è quella decisiva: chi di loro indossava un certo paio di guanti che ora sono spariti? Perché sopra quei guanti, glielo dice il suo fiuto, è impressa la firma indelebile dell’assassino.
L’incipit:
Mentre aspettava che l’acqua bollisse, Alfred Belt fissò con aria assente il calendario in cucina: “Omaggio dell’autofficina di Little Codling. Al servizio dei clienti sempre con un sorriso. Copper”. Sotto quella didascalia c’era una foto a colori che ritraeva un gattino dentro uno stivale e, ancora sotto, compariva il mese di marzo. Alfred tolse il calendario e mise in mostra una foto a colori di una ragazzina che sorrideva maliziosamente dietro un melo fiorito.
Scaldò una teiera d’argento che portava inciso su un lato lo stemma del signor Pyke Period: un pesce. Poi ripiegò il “Daily Press” e lo posò sul vassoio della colazione. A fine cottura il tostapane scattò e il bollitore elettrico emise un fischio. Alfred preparò il tè, mise le fette di pane tostato in una rastrelliera d’argento, trasferì uova e pancetta dalla padella a un piatto di portata fornito a sua volta di stemma e portò il tutto al piano di sopra.
L’autrice:
Nata nel 1895, Ngaio Marsh, neozelandese, ha studiato al Canterbury College School of Art e ha lavorato per anni in teatro come attrice, autrice, produttrice e regista, esperienza questa che traspare anche nei suoi polizieschi, soprattutto nel sapiente utilizzo dei dialoghi e nella descrizione di scene e personaggi. L’autrice ha vinto il Grand Master Award nel 1978 ed è scomparsa nel 1982.
L.
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