La Adelphi presenta in libreria i primi tre dei 14 Dossiers de l’Agence O, racconti di Georges Simenon scritti nel 1938 e pubblicati su “Police-Roman” (Société Parisienne d’Edition) da aprile a novembre 1941, poi raccolti in volume nel 1943.
Ecco dunque per la prima volta in Italia L’uomo nudo e altri racconti.
Per una recensione rimando al blog Duecentopagine.
La scheda di Uruk:
L’uomo nudo e altri racconti (2016) di Georges Simenon [aprile 2016] Traduzione di Marina Di Leo
– Lo spioncino di Émile (La cage d’Émile, da “Police-Roman” n. 125, 25 aprile 1941)
– Il capanno di legno (La cabane en bois, da “Police-Roman” n. 126, 2 maggio 1941)
– L’uomo nudo (L’homme tout nu, da “Police-Roman” n. 127, 9 maggio 1941)
La trama:
«Dicono che molte donne siano gelose della suocera. Si lamentano del fatto che i mariti, quando tornano “a casa loro” anche solo per un’ora, assumono un’aria beata e particolarmente allegra che le irrita. «Il grande e grosso Torrence non era mai così raggiante come al rientro da un giretto “a casa sua”. E “casa sua”, per lui, era quella in cui aveva mosso i primi passi della carriera, il Quai des Orfèvres, dove, in qualità di ispettore della Polizia giudiziaria, era stato per quindici anni il braccio destro del commissario Maigret. «Per i colleghi, Torrence aveva fatto una brutta fine, diventando un detective privato. Per la maggior parte della gente, invece, aveva fatto fortuna, poiché adesso era, almeno ufficialmente, a capo della più seria, nota e illustre di tutte le agenzie investigative: l’Agenzia O».
L’incipit:
Undici del mattino. È ormai chiaro che la nebbia vischiosa che avvolge Parigi dalle prime luci dell’alba non si dissiperà per tutto il giorno. La ragazza ha fatto fermare il taxi in rue du Faubourg Montmartre e si inoltra a passo spedito sotto l’arco di cité Bergère. Di sicuro al Palace stanno provando uno spettacolo, perché almeno trenta ragazze, fra comparse e ballerine, vanno su e giù per il marciapiede.
Proprio di fronte all’ingresso degli artisti, il salone di un parrucchiere con la facciata dipinta di un vistoso color malva: Chez Adolphe.
A destra, una porticina, un andito buio e una rampa di scale. Nessuna portinaia a fare la guardia. Una targa di smalto bianco con una scritta nera: «Agenzia O, secondo piano a sinistra».
L.
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