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1277-henry-slesar-la-settima-mascheraVisto che dopo tanto tempo sono riuscito a venderlo, presento questo numero de “Il Giallo Mondadori” risalente alla direzione Gian Franco Orsi.
L’illustrazione di copertina è firmata come di consueto da Carlo Jacono.

Com’è noto Slesar era un prolifico autore televisivo, e questo romanzo è legato alla serie-fiume Edge of the Night (in Italia, Ai confini della notte), dove tra le centinaia di personaggi c’era anche l’ispettore Bill Marceau (interpretato da Mandel Kramer).
Se questo romanzo è la semplice novelization di uno dei 24 episodi in cui appare Marceau o è un romanzo slegato… lo sa solo Slesar!

La scheda di Uruk:

1277. La settima maschera (The Seventh Mask, 1969) di Henry Slesar [22 luglio 1973] Traduzione di Stefano Benvenuti
Inoltre contiene il racconto:
Nella casa regnava il silenzio (Murder is Murder, “EQMM“, giugno 1973) di Avram Davidson

La trama:

Walter Haven è un uomo d’affari con pochi scrupoli: servendosi della moglie, Adrienne, è entrato in stretta amicizia con Tony Jerrick, un inventore di talento, e ha acquistato i brevetti che Jerrick, per mancanza di mezzi di produzione, non potrebbe sfruttare a livello industriale. Ma, appena si giunge alla firma del contratto, Haven non ha più alcun interesse all’amicizia con l’inventore; anzi, mentre in precedenza gli aveva promesso di non intralciarlo nel suo lavoro, adesso lo minaccia di azioni legali se continuerà a elaborare i brevetti che non gli appartengono più. Tony Jerrick dichiara, in un accesso d’ira – per giunta davanti a testimoni – che ucciderà Haven. Quest’ultimo, poco tempo dopo, viene trovato morto. A scoprire il cadavere è la moglie, la quale rinviene anche un biglietto: “Adrienne, cara, perdonami”. La calligrafia è inequivocabilmente di suo marito. Ma Adrienne, invece di comunicare la scoperta alla polizia, brucia il biglietto. Jerrick viene arrestato e, su indizi precisi, viene accusato di omicidio. Toccherà all’ispettore Bill Marceau e al suo amico, l’avvocato Mike Karr, fare un po’ di luce su questa storia e stabilire se veramente la polizia si trova davanti a un caso di omicidio per vendetta o di suicidio, oppure…

L’incipit:

“La notte è un tessuto” pensava Adrienne Haven, rannicchiata in un angolo del tassi come se ci fossero state altre due persone, al minimo, sullo stesso sedile, accanto a lei. “È uno spesso velluto nero. O una seta blu. Oppure un raso nero, cosparso di gemme, quando ci sono le stelle.”
— Poesia — disse ad alta voce, con una risatina, e l’autista girò leggermente la testa.
Lei guardò la patente che era ben visibile sul cruscotto, come
vuole il regolamento. Diceva: “AUTOPUBBLICA N. 831 – SCHATZ, BERTRAM. Patente nulla se il conducente non porta gli occhiali prescritti”.
Adrienne si sporse in avanti per vedere se Bertram Schatz li aveva, quegli occhiali da cui dipendeva la validità della patente. Si, cerchiati di tartaruga e con lenti spesse.

L.

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