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inverno-giallo-79-80Trovato su bancarella questo numero delle mitiche Antologie stagionali Mondadori.
L’illustrazione di copertina è firmata da Bruno Binosi.

La scheda di Uruk:

Ellery Queen presenta Inverno Giallo ’79-’80 – Supplemento a Il Giallo Mondadori n. 1606 (11 novembre 1979)
Per odio e per amore [Pierre Chambrun 9] (Chambrun Plays It Cool, da “EQMM”, luglio 1973) di Hugh Pentecost – Traduzione di Tina Honsel
Operazione Fagin [Dr. Daniel Webster Coffee 23] (Dr. Coffee and the Whiz Kid, da “EQMM”, novembre 1972) di Lawrence G. Blochman – Traduzione di Tina Honsel
Una foto sui giornali (apparso originariamente come The Summer Holiday Murders su “The London Evening Standard”, 1960, ristampato poi come The Crimson Coach Murders su “EQMM”, aprile 1967) di Julian Symons – Traduzione di Tina Honsel
Come cerchi nell’acqua [Rosetta Street 1] (Trip Up on a Ripple, [da “Argosy”, maggio 1972] “EQMM”, febbraio 1973) di Jeffry Scott – Traduzione di Francesca Brusa
Il discepolo di Padre Brown (The Man Who Read G.K. Chesterton, da “EQMM”, aprile 1973) di William Brittain – Traduzione di Tina Honsel
L’ultimo messaggio [Ellery Queen] (Wedding Anniversary, da “EQMM”, settembre 1967) di Ellery Queen – Traduzione di Tina Honsel
L’uomo dalle mani d’oro (No Rough Stuff, da “EQMM”, settembre 1973) di Robert L. Fish – Traduzione di Tina Honsel
Carota per un sauro (Carrot for a Chestnut, [da “Sports Illustrated”, 5 gennaio 1970] “EQMM”, febbraio 1973) di Dick Francis – Traduzione di Tina Honsel
Lo chef allegro (The Laughing Chef, da “EQMM”, settembre 1973) di Ron Goulart – Traduzione di Francesca Brusa
Uno strano complotto (apparso originariamente come Grandmother Clatterwick and Mr. McGuffog su “Accent on Good Living”, ristampato poi come The Curious Conspiracy su “EQMM”, marzo 1972) di Michael Gilbert – Traduzione di Giorgio Salzano
Turno di notte [TV Channel 3] (Lobster Shift, da “EQMM”, marzo 1973) di R.R. Irvine – Traduzione di Giorgio Salzano
Dupin e il gioiello di Childeric [C. Auguste Dupin 11] (The Jewel of Childeric, da “EQMM”, aprile 1973) di Michael Harrison – Traduzione di Tina Honsel
Trappola di ghiaccio (Sauce for the Goose, da “EQMM”, settembre 1972) di Patricia Highsmith – Traduzione di Hilia Brinis
Nero Wolfe e l’enigma della pistola (apparso originariamente come Death of a Demon su “The Saturday Evening Post”, 10 giugno 1961, ristampato poi come The Gun Puzzle su “EQMM”, ottobre 1974) di Rex Stout – Traduzione di Hilia Brinis
Testimoni oculari [John Jericho 11] (Jericho Plays It Cool, da “EQMM”, luglio 1973) di Hugh Pentecost – Traduzione di Tina Honsel
La sciagura di Apple Bow (The Waste Pile at Apple Bow, da “EQMM”, novembre 1973) di Joan S. Richter – Traduzione di Francesca Brusa
Champoux contro Joshua (Champoux versus Joshua, da “EQMM”, luglio 1973) di Jon L. Breen – Traduzione di Giorgio Salzano
Maigret e gli avori scomparsi [Jules Maigret] (Inspector Maigret and the Missing Miniatures, da “EQMM”, marzo 1972, traduzione di Mary Scudamore dall’originale Le notaire de Châteauneuf, “Police-Film/Police-Roman”, 17 giugno 1938) di Georges Simenon – Traduzione di Gian Franco Orsi

La trama:

Caro lettore,
Anatole Broyard ha messo In evidenza che la critica sociale dell’economista e sociologo americano Thorstein Veblen (1857-1929) è quasi più attuale oggi di quanto lo fosse al giro di boa del XX secolo. La definizione di Veblen delle buone maniere e dei costumi dell’epoca vittoriana era “una congerie di idiosincrasie”. Veblen non pensava di certo al tipico detective del periodo vittoriano; ma se questa sua definizione venisse applicata, ad esempio, all’immagine di Sherlock Holmes – che è l’immagine riflessa di Auguste Dupin – risulterebbe straordinariamente calzante, dimostrando che tutto ciò che ha a che fare con il mondo vittoriano – compreso Sherlock Holmes – era concretamente vittoriano. Ma resta da chiedersi se la definizione di detective, come la desumiamo da Veblen, sia altrettanto calzante di quanto lo era agli inizi del secolo. No, perché il personaggio del detective creato dalla narrativa gialla è cambiato. L’investigatore contemporaneo non è più “una congerie di idiosincrasie” o perlomeno non così tanto. Lo testimoniano i detective di questa antologia: sono i nuovi volti del mystery. L’età d’oro della, detective story è già passata, ma noi ne stiamo vivendo una seconda, preludio di future età d’oro, perché la letteratura poliziesca non morirà mai. Swinburne, infatti, ci ha detto che “tutto ciò che appartiene al nostro passato prelude al nostro futuro”. Lamartine si chiedeva “che cos’è la nostra vita se non un susseguirsi di anticipazioni?”. E Robinson Jeffer ha scritto che “tutto il passato è futuro”. Nella continuità del tempo e della detective story il futuro è sempre presente.
Ellery Queen

L’incipit del primo racconto:

Era un bel ragazzo, un po’ più serio e compito dei quattordicenni di mia conoscenza. Lo osservai mentre scendeva la scaletta del jet, all’aeroporto Kennedy. Non molti, alla sua età, fanno da soli la trasvolata atlantica. Non con quell’aria d’indifferenza e sicurezza, almeno.
Ma, a pensarci bene, non era poi tanto strano. Il suo nonno materno, Alistair McRae, il re degli armatori inglesi, possedeva aerei privati, yacht privati e Dio solo sa quante altre cose private. Viaggiare doveva essere una cosa all’ordine del giorno per il giovane Robert Fairburn, anche se mi risultava che non era mai venuto negli Stati Uniti.
Snello, di statura media, indossava pantaloni di flanella grigia, un blazer blu e un berretto assortito, da studente. Gli occhiali dalla montatura dorata gli davano un’espressione un po’ candida. Portava un impermeabile sul braccio e una valigetta in pelle di cinghiale. Dovevamo andare insieme a sdoganare i suoi bagagli.
Lo fermai sul cancello del campo d’atterraggio. – Bobby Fairburn? – chiesi.
Lui mi guardò perplesso. – Sì, signore.
– Sono Mark Haskell – gli spiegai. – Tuo padre non è arrivato in tempo, così sono venuto a prenderti io.

L.

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