La milanese Centauria porta in edicola la collana “Panoramica Letteratura“, una serie di monografie dedicate a grandi della letteratura scritte senza firma in copertina – pessima usanza delle edicole – e in modo molto semplice e divulgativo.
La scheda di Uruk:
1. Hemingway, di Manuela Mellini [11 marzo 2017]
La trama:
Nel momento stesso in cui pubblica i suoi libri, Hemingway è già un classico. Merito del suo stile, pulito ed essenziale, della sua urgenza di raccontare la verità senza fronzoli e persino della sua vita turbolenta. La sua prosa e il suo mito marcano una rottura con quello che c’era prima e determinano la nuova forma di ciò che verrà dopo. Che racconti eventi drammatici come la Prima guerra mondiale in Italia o la guerra civile spagnola, evochi l’aura dell’Africa o della Parigi anni Venti, ritragga i gesti quotidiani di persone comuni, tutto, nelle sue opere, acquista una dimensione universale e allo stesso tempo attuale, viva e pulsante.
L’incipit:
Valutare l’importanza di uno scrittore in base ai luoghi a cui, in ogni angolo del pianeta, ha legato inscindibilmente il proprio nome, potrebbe apparire poco canonico.
Ma Ernest Hemingway (1899-1961), artista tutt’altro che convenzionale, costituisce un’eccezione: la sua grandezza nasce anche dall’irrequietezza che lo porta continuamente a viaggiare, fermarsi e poi ripartire. Lo si trova a Milano al Caffè Cova e a Venezia all’Harry’s Bar; a Parigi fra i vicoli, alla libreria “Shakespeare and Company” e all’Hotel Ritz; a Pamplona al Café Iruna e poi ancora, in una massiccia statua di granito, davanti all’arena delle corride. Hemingway è in Kenya, impegnato in avventurosi safari, e nel mare di Cuba, sulla sua amata barca Pilar, alla ricerca di marlin da pescare. Migliaia di turisti visitano ogni anno la sua casa di Key West in Florida e la Finca Vigia di San Francisco de Paula, poco fuori dall’Avana. Nella capitale cubana, fra l’altro, compare anche alla Bodeguita del Medio e al Floridita, locale in cui, insieme con il barman, ha inventato il cocktail Papa Doble, una rivisitazione del classico Daiquiri. Esistono persino dei tour operator che organizzano itinerari a lui dedicati, alla scoperta dei luoghi che ha frequentato e magari immortalato nelle sue pagine.
In Hemingway vita e mito sono inestricabilmente intrecciati e questa sua popolarità, a cui egli per primo ha dedicato tanto tempo ed energie, rischia di oscurare gli aspetti più sottili della sua personalità e della sua scrittura. Per andare oltre all’immagine chiassosa di un uomo turbolento, forte bevitore, amante delle feste e incline alle risse e alle dimostrazioni di forza, bisogna solo provare a immergersi nelle sue pagine. Vi si trova uno stile unico, immediatamente riconoscibile (e inimitabile, nonostante in molti ci abbiano provato), dotato di un ritmo quasi musicale a cui è impossibile sottrarsi. La voglia di sperimentare, di spingersi oltre, di mettersi alla prova lo porta in varie occasioni a cimentarsi con forme stilistiche diverse, ma la sua impronta resta inconfondibile.
Prossime uscite:
- Seconda uscita: Pirandello
- Terza uscita: Shakespeare
- Quarta uscita: Dante
- Quinta uscita: Leopardi
- Sesta uscita: García Márquez
L.
– Ultimi post simili:
- Einstein: pensieri, idee, opinioni (Newton 1996)
- La teoria della relatività di Einstein (Newton 1997)
- La via dello Swat (Newton 1996)
- L’archeologia dell’Egitto antico (Newton 1996)
- La conquista del Peru (Newton 1992)
- La conquista del Messico (Newton 1992)
- I dogi. Storia e segreti (Newton 1993)
- Nefertiti (Sugar 1977)
- Le vie segrete degli Etruschi (Sugar 1973)
- La maledizione dei faraoni (Sugar 1974)