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Il quarantesimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective, presenta questo dicembre Sherlock Holmes. Il caso della spada di Osman.

La scheda di Uruk:

40. Sherlock Holmes. Il caso della spada di Osman (Sherlock Holmes and the Sword of Osman, 2015) di Tim Symonds [dicembre 2017] Traduzione di Luca Sartori

La trama:

Una visita ai giardini zoologici in compagnia del vecchio amico Watson non si addice a Sherlock Holmes. Certo, da quando il grande segugio si è ritirato a vita privata per dedicarsi alle api, la sua attenzione potrebbe essersi rivolta alla natura. Ma quella umana, specialmente se criminale, resta il fulcro dei suoi interessi di indagatore. E infatti, dietro una bizzarra richiesta di consulenza ornitologica si palesa una missione segreta da portare a termine nello scenario turbolento dell’Impero ottomano. Esiste un complotto per rubare la Spada di Osman, chiave del potere assoluto custodita dal sultano Abdul Hamid. La sottrazione della reliquia provocherebbe, oltre alla caduta del regnante, il collasso dell’immenso castello di carte su cui governa. A questo mirano potenze straniere come la Germania del Kaiser, decise a piantare la propria bandiera sulla regione. Sventare quel furto non rappresenterà allora solo un trionfo in più nella fulgida carriera di Holmes. Significherà scongiurare un cataclisma capace di devastare l’Europa intera.

L’incipit:

Era la primavera del 1906 e l’orizzonte velato preannunciava un’altra calda e pallida estate edoardiana. I rigidi mesi invernali erano ormai solo un ricordo, come pure le strade di Londra avvolte in un mare di nebbia così denso che, per attraversarle, una gondola sarebbe stata più utile di una carrozza. In tasca avevo una lettera speditami sei mesi prima dall’entroterra del continente africano. Conteneva un allettante invito ad andare in Congo per allestire un ambulatorio da campo tra i pigmei. Era firmata da un certo P.J. Pretorius. Mi meravigliai pensando alle tante paia di piedi e ai tanti bastoni biforcuti che dovevano aver portato la lettera dai recessi del Ruanda fino a Mombasa, nelle colonie britanniche in Africa orientale, e di lì, viaggiando con le poste di Sua Maestà, fino al mio ambulatorio a Marylebone. Un po’ di tempo addietro, quand’ero ragazzo, la mappa del mondo era piena di spazi vuoti, ma ora rimanevano soltanto il cuore dell’Africa e la foresta pluviale dell’Amazzonia.
Lasciai la confusione dell’ambulatorio per la quiete di Regent’s Park e mi accomodai su una panchina che s’affacciava sul laghetto da diporto. C’era un bell’andirivieni di gentiluomini oziosi che facevano una salutare passeggiata mattutina, e fui non poco gratificato nel notare che alcuni di loro reggevano una copia del volume intitolato
Il ritorno di Sherlock Holmes, una raccolta dei casi inizialmente pubblicati sullo “Strand” e accompagnati dalle suggestive illustrazioni di Sidney Paget. Altri visitatori erano seduti a leggere riviste sulle panchine disseminate qua e là lungo i sentieri silenziosi.

Extra:

Il volume è impreziosito dal saggio: L’ombra della verità di Luigi Pachì:

«Il percorso narrativo intrapreso in questi tre anni e mezzo ci ha permesso di proporre in questa collana una notevole mole di autori, molti dei quali non erano mai stati pubblicati nel nostro paese. I loro apocrifi e pastiche sherlockiani hanno, di mese in mese, raccontato le gesta del Nostro, presentando indagini inedite e offrendo ai lettori una varietà di trame in grado di venire incontro ai differenti palati degli appassionati del Grande Detective. Partendo da Phil Growick, che ha segnato l’esordio del Giallo Mondadori Sherlock nel settembre del 2014, abbiamo successivamente introdotto autori quali J.M. Gregson, Anthony Horowitz, John Hall, David Stuart Davies, Jason Cooke, Lyndsay Faye, Kieran McMullen, Amy Thomas, David Britland, Dan Andriacco, Warwick Downing, Geri Schear, James Lovegrove, Daniel D. Victor, George Mann, Nicholas Meyer, Barrie Roberts, Barry S. Brown, Christopher James, Paolo Lanzotti, e poi anche tutti gli autori presenti nelle antologie Sherlock Holmes in America e Sherlock Holmes in Italia.»

Inoltre interviene Luca Marrone con il saggio La professione di Sherlock Holmes: attitudini e formazione del consulting detective:

«In un contributo di alcuni anni fa, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi considerano, a proposito delle potenzialità e delle finalità delle scienze forensi: “Non bastano le parole che Conan Doyle fa dire a Sherlock Holmes nel Segno dei quattro: ‘Quando hai escluso l’impossibile, qualunque cosa rimanga, anche se improbabile, allora quella è la verità’. Loro, gli investigatori e gli scienziati, la verità vogliono provarla al di là di ogni dubbio. E non solo per esclusione”.»

L.

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