Tag

, , , , ,

Prima di darlo via, schedo questo vecchio numero de “I Classici del Giallo Mondadori”, risalente all’epoca della direzione di Laura Grimaldi.

L’illustrazione è, come di consueto, del grande Carlo Jacono.

La scheda di Uruk:

541. Il pipistrello [Hilda Adams 2] (The Haunted Lady, 1942) di Mary Roberts Rinehart [20 ottobre 1987] Traduzione di Grazia Maria Griffini

La trama:

Eliza Fairbanks, un’anziana e ricca signora dell’East Coast, vive in una decrepita dimora circondata da una scombinata famiglia i cui membri hanno tutti un valido motivo per eliminarla. Il figlio Carlton, inetto e squattrinato, sposato con una ragazza di classe inferiore alla sua; la figlia Marian, convinta che sia stata la madre la causa del suo divorzio da un architetto del quale è tuttora innamorata; la nipote Janice, diciannovenne, che vorrebbe sposare il giovane medico di famiglia, anche lui a corto di soldi. Eliza Fairbanks è terrorizzata. Qualcuno, che ha già tentato di avvelenarla, cerca ora di spaventarla a morte, introducendo di notte nella sua camera topi e pipistrelli. Chiamato in causa, l’ispettore Fuller, ricorre all’infermiera Hilda Adams, soprannominata Miss Pinkerton, affinché con il suo intuito riesca a scoprire cosa nasconde quel gioco crudele, che prelude a un delitto. Infatti…

L’incipit:

Hilda Adams si stava dedicando a quelle che erano le sue occupazioni di rito dopo che aveva appena terminato di occuparsi di un caso. Aveva fatto un lungo bagno, usando i sali in abbondanza, si era fatta lo shampoo ai capelli corti un po’ brizzolati, si era scrutata i piedi e ne aveva tagliato le unghie e, adesso, si stava massaggiando lentamente e accuratamente le mani piccole, ma abili e capaci, con l’apposita lozione.
Così seduta, in camicia da notte, assomigliava vagamente a un cherubino di trentott’anni. La pelle era rosea, gli occhi limpidi, quasi infantili. Un aspetto, il suo, che costituiva un vero e proprio “ferro del mestiere”, come aveva appena finito di dire l’ispettore Fuller, quello stesso giorno, al nuovo comandante della polizia.
— A guardarla si direbbe creda ancora che è la cicogna a portare i bambini — disse. — Non è poco per una donna che è infermiera diplomata da quindici anni. Eppure vede più lei con quei suoi occhi azzurri della maggior parte di noi con un microscopio. Ma c’è dell’altro: la gente si confida con lei. Non è una chiacchierona e quindi tutti sono convinti di non correre pericoli. Se ne sta lì seduta a sferruzzare e si dilunga a parlare del canarino che tiene in casa… e ben presto gli altri vuotano il sacco e le rivelano tutto quello che sanno. È un gran dono.
— Discretamente utile, eh?
— Utile! Direi. Qual è la prima cosa a cui pensano le famiglie bene quando sono nei guai? A un’infermiera diplomata. C’è qualcuno a cui cedono i nervi, che perde la testa? Ecco che la chiamano. E lei arriva.
— Non avrei mai pensato che le famiglie bene, la buona società, avessero guai di questo genere.
L’ispettore lanciò al nuovo comandante un lungo sguardo, accompagnato da un lieve sorriso di condiscendenza.
— Se sapeste, ve ne meravigliereste! — disse. — Hanno i soldi, e i soldi fanno nascere i guai. Ma non solo questo. A volte hanno anche i pipistrelli.
Ridacchiò. Il nuovo comandante lo scrutò insospettito.
— È un fatto assodato — ribatté l’ispettore. — Proprio oggi pomeriggio ho avuto qui una vecchia signora la quale dice di avere i pipistrelli in camera da letto. Tutto chiuso, tutto sbarrato, però i pipistrelli ci sono ugualmente. E anche un topo di tanto in tanto, e un paio di passerotti.
Il comandante alzò le sopracciglia.
— Niente panda giganti? — provò a indagare. — Niente elefanti?
— Finora no. Ma sente anche strani rumori.
— Si direbbe che ci siano di mezzo i fantasmi — disse il comandante. — A volte le vecchiette diventano un po’ strane. La madre di mia moglie ripeteva sempre che continuava a vedere il marito morto. E non le era mai stato simpatico. Gli scaraventava addosso gli oggetti.
L’ispettore sorrise educatamente.
— Può darsi. Ma può anche darsi di no. Quella che è venuta oggi aveva con lei la nipote. La ragazza dice che è vero. A quanto mi è sembrato di capire, è stata proprio la nipote che l’ha persuasa a venire.

L’autrice:

Mary Roberts Rinehart è nata a Pittsburgh, Pennsylvania, nel 1876. Sposata, con tre figli, cominciò la sua carriera di scrittrice nel 1903. Il suo primo romanzo The Man in Lower Ten risale al 1909. Dello stesso anno è La scala a chiocciola uno dei suoi romanzi più noti. La scrittrice è morta nel 1958.

L.

– Ultimi post simili: