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Continua per tutto dicembre l’iniziativa di presentare solo romanzi di Natale!

Ecco il paginone riassuntivo dell’iniziativa.

La scheda di Uruk:

Il pranzo di Natale: I piatti delle feste e la cucina degli avanzi (2019), di Antonino Cannavacciuolo [3 dicembre 2019]

La trama:

«Nelle feste, in cucina, basta applicare la saggezza delle nonne».
I consigli del grande chef per le ricorrenze più importanti dell’inverno. E visto che buttare il cibo è sempre un peccato, alcuni originali suggerimenti su come recuperare gli avanzi in modo creativo e gustoso.

  • 15 ricette tradizionali rese uniche dal tocco del maestro.
  • 5 invenzioni perché nulla vada sprecato.
  • I ricordi di Antonino.

La cena della vigilia, il pranzo di Natale, il cenone di San Silvestro: forse le occasioni per stare insieme più attese da tutti gli italiani. Anche da Antonino Cannavacciuolo. Questo suo nuovo libro è un invito a sedersi a tavola e a rendere certi momenti indimenticabili.

L’incipit:

Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi. O forse era Pasqua con chi vuoi… Non importa, va bene lo stesso.
La tradizione, per come l’ho appresa io, vuole che a Natale le famiglie – allargate a parenti acquisiti e di vario grado – si riuniscano intorno al tavolo per rinsaldare e rinnovare i vincoli che legano i loro membri. Spezzare insieme il pane e scambiarsi doni sono simboli di questo intento.
Capodanno è invece il giorno da sempre consacrato alla «follia». Insomma – senza perdere del tutto il controllo, mi raccomando – la notte del 31 dicembre ci concediamo di trasgredire, forse per tenere lontano il pensiero che di lí a poco saremo un po’ più vecchi. Perciò, credo, tendiamo spesso a trascorrerlo con gli amici: con gli amici ci sentiamo maggiormente a nostro agio quando facciamo i buffoni.
Se esaminate i menu tipici di queste due ricorrenze, noterete che, in qualche modo, corrispondono al differente spirito con cui le affrontiamo. Da una parte si avverte un desiderio di intimità, di calore; dall’altra una sottile voglia di «uscire da sé stessi», di esagerare, una buona volta, in attesa di ricominciare la routine quotidiana.
Prima di farvi gli auguri voglio sottolineare una cosa a cui tengo molto. In questo libro troverete una parte dedicata a quelli che si chiamano piatti di recupero: alla cucina degli avanzi, insomma. Nelle occasioni importanti – e queste di cui abbiamo parlato lo sono eccome – ai fornelli tendiamo a strafare; è quasi inevitabile che sia così. Sprecare il cibo, però, è una cosa brutta, e non c’è bisogno di spiegare il perché. Perciò troverete qui dei consigli su come riutilizzare in maniera creativa quanto si è rivelato «di troppo». Vi assicuro che i risultati vi sorprenderanno.
Buon Natale e buon anno.

L.

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