L’ottantaquattresimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective.
La scheda di Uruk:
84. Sherlock Holmes. L’angelo della vendetta (Sherlock Holmes and the Adventure of the Cold-Served Revenge, 2014) di Petr Macek [agosto 2021] Traduzione di Mauro Boncompagni
La trama:
Sono lontani i tempi di Baker Street. I giorni in cui Sherlock Holmes e il dottor Watson si immergevano nella Londra dei bassifondi o si inoltravano in desolate lande per risolvere i casi più misteriosi sembrano irrimediabilmente perduti. Il primo si è ritirato nel Sussex ad allevare api, il secondo si divide tra la professione medica e la vita coniugale, tanto che i loro rapporti si limitano ormai agli scambi epistolari e a qualche visita saltuaria. E quando al buon dottore giunge la notizia che il compagno di mille avventure è gravemente malato di cuore, ogni speranza di tornare insieme in azione almeno una volta appare illusoria. Il sospetto poi che tali precarie condizioni non abbiano un’origine naturale rende ancora più difficile accettare l’idea, di per sé quasi inconcepibile, che Holmes stia per morire. Ma, se davvero il suo destino è segnato, chi si occuperà di indagare a Venezia sull’omicidio di un fabbricante d’armi italiano, mentre sull’Europa si addensano nubi oscure e un nemico animato da un odio implacabile trama per scatenare una catastrofe?
L’incipit:
Lo scalpore destato dal manoscritto in cui descrivevo il caso dell’ombra del Golem ci ha messo parecchio tempo a estinguersi. In effetti, è stato proprio allora che ho compreso la vera ragione del ritiro di Holmes alla fine del 1903, e questo mi ha dato un grande sollievo, anche perché per molti anni ero stato obbligato a mentire o, come minimo, a mascherare la verità.
La promessa fatta al mio editore, il signor Doyle, che si era rifiutato di pubblicare il mio lavoro, era sempre valida, perciò ho acconsentito a scrivere di un altro caso, meno controverso, ma comunque in grado di soddisfare la fame del pubblico per le avventure di Sherlock Holmes e, al tempo stesso, capace di offrire qualcosa di nuovo e inaspettato. Non avevo alcun desiderio di tornare agli anni che avevo già minuziosamente trattato in tanti altri libri precedenti.
Gli eventi della primavera del 1911 incombevano ancora. Io non contribuivo più allo “Strand” e Holmes si era ritirato dalla vita pubblica. Prima, non c’era mai stato un motivo valido per cui si dovesse rendere noto il caso. E in effetti, per un certo numero di anni fino alla fine della Grande Guerra, alcune parti della vicenda erano state segretate. Confido perciò che il lettore mi perdoni se, nell’interesse di importanti personalità molto vicine alla famiglia reale, ho cambiato diversi nomi.
So che è un peccato lasciare che quei giorni cadano nell’oblio, anche se i ricordi che ci assalivano rievocandoli non erano tutti gradevoli. Ma ce un uomo sopra ogni altro che merita di essere ricordato, perché è stato lui che ci ha imitato a giocare questa partita, e ce mancato poco che ci desse scacco matto.
Extra
Il volume è impreziosito dal saggio: Doppio infarto per Sherlock Holmes di Luigi Pachì.
L.
– Ultimi post simili:
- Holmes. La casa del male (Sherlock Apocrifi 93)
- Holmes e i delitti della notte (Sherlock Apocrifi 89)
- Holmes e l’empia trinità (Sherlock Apocrifi 88)
- Holmes e i diavoli del Sussex (Sherlock Apocrifi 87)
- Holmes: indagini fuori Londra (Sherlock Apocrifi 86)
- Holmes: strumento di morte (Sherlock Apocrifi 85)
- Il mastino di Baskerville (RBA 2021)
- Holmes e l’angelo della vendetta (Sherlock Apocrifi 84)
- Holmes e le nebbie di Londra (Sherlock Apocrifi 83)
- Holmes e gli orrori del Miskatonic (Sherlock Apocrifi 82)