Prima di darlo via, schedo questo vecchio numero de “Il Giallo Mondadori” trovato anni fa su bancarella.
L’illustrazione di copertina è firmata dal mitico Carlo Jacono.
La scheda di Uruk:
1718. Una strana coincidenza [Pierre Chambrun 15] (Beware Young Lovers, 1980) di Hugh Pentecost [3 gennaio 1982] Traduzione di Annalisa Baldassarrini
– Inoltre contiene il racconto:
Il sosia (The Ringer, da “EQMM”, dicembre 1980) di John Abbott (Evan Hunter)
La trama:
Al Beaumont, il grande, inquieto albergo cui sovrintende Pierre Chambrun (uno dei tanti, suggestivi ed emblematici personaggi creati dall’insonne fantasia di Judson Philips, questa volta con il nome d’arte di Hugh Pentecost), è di scena Sharon Brand, una diva hollywoodiana dalla trentennale fulgida carriera e dalla discutibile specializzazione in amanti bébé. Uno le è scomparso misteriosamente un due o tre anni prima, un altro la pianta ora malamente in asso, e si direbbe dissolto nel nulla. Ma viene rinvenuto cadavere in un vicolo vicino. E così Pierre Chambrun viene di nuovo chiamato in causa. Hugh Pentecost (o Judson Philips) ci tiene al buon nome di Pierre Chambrun, anche se continuamente lo rimette in discussione complicandogli la vita. Il piccolo, robusto, scuro direttore d’albergo dalle profonde occhiaie di sonno mancato, regge bene sulla breccia da quando esordì nella letteratura gialla nel 1962.
L’incipit:
Sapevo per esperienza che i giorni seguenti sarebbero stati un inferno per me. Non avevo certo bisogno di guai in quel momento e li maledissi quando arrivarono.
– Perché proprio io? – domandai a Cardoza quando mi telefonò nel mio appartamento dicendomi che avevano bisogno di me.
— Perché il Capo, che potrebbe benissimo occuparsene, ha deciso di squagliarsela. E voi, signor Haskell, siete il numero due in questo lussuoso palazzo — rispose Cardoza con il suo solito tono di voce pacato. Cascasse il mondo, Cardoza non si lasciava mai prendere dal panico o dall’angoscia.
Il nostro mondo è il Beaumont, il miglior albergo di New York, forse anche del mondo intero. Il signor Cardoza è il maître del Blue Lagoon, il nostro night-club. Io sono Mark Haskell, direttore delle pubbliche relazioni. Il Capo è Pierre Chambrun, il leggendario direttore dell’Hotel Beaumont; lui è il re, il capo, il sindaco di quella che potrebbe essere definita una piccola città; lui è il pugno d’acciaio in un guanto di velluto. È raro che non sia disponibile, che “se la squagli”, come aveva detto Cardoza. C’è una regola che tutti noi al servizio di Chambrun rispettiamo, ed è quella di non fare errori. Se uno di noi ha dei dubbi su come risolvere una situazione difficile, basta che si metta in contatto col Capo. Chambrun è II Capo. Lui decide sul da farsi e se quello che decide si rivela un errore, se ne assume la piena responsabilità. Se qualcun altro, invece, prende una decisione sbagliata senza consultarsi con il Capo, ha molte buone probabilità di trovarsi disoccupato.
L’autore:
Hugh Pentecost è lo pseudonimo di Judson Philips, lo scrittore di mystery americano, nato nel Massachusetts nel 1903. Figlio di un cantante lirico e di un’attrice, Hugh Pentecost ha passato l’infanzia viaggiando in lungo e in largo per l’Europa, al seguito dei genitori, sempre impegnati in tourné. Ha frequentato poi la prestigiosa Columbia University e durante gli anni universitari, all’età di 22 anni per essere precisi, ha scritto il suo primo racconto: «Room Number Twenty-Three». Protagonista del racconto era l’investigatore James W. Bellamy, un personaggio che Pentecost aveva creato ispirandosi al suo compagno di stanza James Warner Bellah, che a sua volta doveva diventare un autore di successo.
Agli inizi della carriera Pentecost lavorò soprattutto per i «pulp magazines», quelle riviste degli anni ’20 e ’30 che lanciarono scrittori come Hammett e Chandler e che aprirono una nuova strada al giallo.
Pentecost è stato il terzo presidente del Mystery Writers of America. Nel 1973 ha ricevuto il Grand Master per i suoi meriti di romanziere e di novellista. Nel 1950 ha fondato il Teatro di Prosa di Sharon, nel Connecticut.
Pentecost attualmente vive e lavora a Canaan, una cittadina del Connecticut, sfondo di diverse sue storie, con la seconda moglie, l’attrice Norma Burton e un figlio adolescente. Scrittore rigoroso e prolifico, Pentecost-Philips ha creato vari personaggi ricorrenti in altrettante serie di romanzi. Come Pentecost ha firmato la serie dell’ispettore Luke Bradley, del columnist Grant Simon, dell’esperto in pubbliche relazioni Julian Quist, del barbuto pittore donchisciottesco John Jéricho nonché del simpatico e amaro personaggio di Uncle George Crowder le cui storie apparvero per la prima volta in «Ellery Queen’s Mystery Magazine» e furono poi raccolte, nel 1970, nel volume dal titolo «Around Dark Corner».
E sempre come Hugh Pentecost ha creato Pierre Chambrun, direttore del Beaumont, uno dei più lussuosi alberghi di New York, il quale è spesso costretto a risolvere casi di omicidio che, se rimanessero impuniti, rovinerebbero l’ottima reputazione dell’albergo.
Con il nome vero di Judson Philips nel 1964 ha fatto debuttare Peter Styles, un giornalista del «Newsview», che combatte una sorta di crociata personale contro il crimine.
Nel 1979, infine, con lo pseudonimo di Philip Owen ha dato il via a una nuova serie sulle «Country Jnns».
L.
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