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Un romanzo d’annata nella mitica collana “I Libri Pocket” (Longanesi).

La scheda di Uruk:

25. Dracula il vampiro (Dracula, 1897) di Bram Stoker [22 febbraio 1966] Traduzione di Adriana Pellegrini

L’incipit:

Diario di Jonathan Harker
[Stenografico]

3 maggio. Bistritz. Lasciato Monaco alle 20.35 del primo maggio, arrivato a Vienna l’indomani mattina presto; avrei dovuto arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un’ora di ritardo. Budapest sembra un posto meraviglioso, a giudicare dal poco che ho potuto vedere passeggiando nelle strade. Non volevo allontanarmi troppo dalla stazione perché eravamo arrivati in ritardo e saremmo ripartiti più presto possibile. L’impressione che ne ricavai fu di trovarmi al confine tra l’Occidente e l’Oriente: i più splendidi ponti occidentali sul Danubio, che qui raggiunge un’ampiezza e una profondità notevoli, ci portarono fra le tradizioni della dominazione turca.
Partimmo quasi in orario e arrivammo a Klausenburg dopo il tramonto. Trascorsi la notte all’Hótel Royal. Per pranzo, o meglio, per cena mangiai del pollo cucinato con pepe rosso, molto buono, ma mi lasciò una gran sete (ricord. : procurare la ricetta per Mina). Il cameriere mi disse che si chiamava paprika hendl e che poiché si tratta di un piatto nazionale, lo si trova ovunque nei Carpazi. La mia infarinatura di tedesco mi fu molto utile; anzi, non saprei come cavarmela se non l’avessi.
A Londra, avendo un po’ di tempo a disposizione, avevo visitato il British Museum e fatto ricerche tra i libri e le mappe esistenti nella biblioteca sull’argomento della Transilvania; pensavo che alcune notizie sul paese mi sarebbero certamente state utili dovendo trattare con un nobile del luogo. Il distretto da lui indicatomi si trova nell’estremità orientale del paese, proprio sul confine di tre stati, Transilvania, Moldavia e Bucovina, nel mezzo dei monti Carpazi, una delle zone più selvagge e meno note dell’Europa. Non riuscii a trovare nessuna mappa o libro contenente l’esatta posizione del castello Dracula poiché non esistono ancora carte geografiche di quel paese, ma scoprii che Bistritz, la città nominata dal Conte Dracula è abbastanza conosciuta. Voglio aggiungere qui alcune delle mie annotazioni perché mi aiutino a rinfrescare la memoria quando parlerò dei miei viaggi con Mina.
Nella popolazione della Transilvania ci sono tre distinti gruppi nazionali : sassoni nel sud, misti con valacchi, discendenti degli antichi daci; magiari a ovest e szekely a est e a nord. Vado tra questi ultimi, che sostengono di discendere da Attila e dagli unni. Può essere esatto perché nell’undicesimo secolo, quando i magiari conquistarono il paese, vi trovarono installati gli unni. Ho saputo che nel ferro di cavallo dei Carpazi si annida ogni genere di superstizione conosciuta al mondo, come se fosse il centro di una specie di turbine dell’immaginazione. Se è così, il mio soggiorno probabilmente sarà molto interessante (ricord. di chiedere informazioni al Conte).

L.

– Altri Longanesi dell’epoca: