Titolo d’annata de “Il Giallo Mondadori“, nell’epoca di Alberto Tedeschi.
L’illustrazione di copertina è firmata da Carlo Jacono.
La scheda di Uruk:
1164. Di odio si muore (They All Ran Away, 1955) di Edward S. Aarons [23 maggio 1971] Traduzione di Oriella Bobba
– Inoltre contiene il racconto:
Primo premio (A Specialist in Sill Lifes, febbraio 1971) di Carole Rosenthal
La trama:
Con la forza del suo patrimonio e con la sua tracotanza, Mal Hunter ha dominato senza scrupoli, per anni, la piccola città di Omega. Ora Mal è sparito misteriosamente, ma tutti si comportano come se egli fosse ancora lì, onnipresente, a imporre la propria volontà. Tutti, compresi gli uomini della legge, ridotti da tempo a umili esecutori degli ordini del potentissimo Mal. Ammesso che sia stato assassinato, gli indiziati non si contano. Mal ha molti nemici… alcuni fra i suoi «più intimi amici». Chiamato dal fratello dello scomparso, Barney Forbes, investigatore privato, si reca ad Omega e non tarda a rendersi conto di avere un compito difficile. «Voi siete qui per ritrovare Maicolm Hunter, vero?» gli dice il capo della polizia. «Ebbene, figliolo, auguratevi di non trovarlo. Non è igienico ficcare il naso negli affari suoi… nemmeno a fin di bene.» Barney, naturalmente, non gli dà retta. Dovrà, dunque, passare al setaccio tutto il clan che gravita intorno a Hunter, mettere a nudo fatti privati, odii, amori, paure e menzogne. Poiché qualcuno di quel clan è uri assassino. Forse un duplice assassino. E lo stesso Barney potrebbe essere la prossima vittima…
L’incipit:
Barney Forbes stava sognando Lily quando si svegliò con la sensazione che qualcuno fosse entrato furtivamente nella sua camera. Non si mosse. Non apri gli occhi. Sentiva il rumore del vento di montagna sulle persiane, e il profumo dei pini che penetrava attraverso la finestra dell’albergo. Non molto lontano dal suo letto, qualcuno respirava in modo pesante e faticoso.
Il sogno di Lily svani, come l’eco di una canzone triste. Anche mentre stava ascoltando il respiro dell’altro, Barney pensava: “sta andando meglio. È più d’un anno ormai, e finalmente comincia ad andar meglio”. C’erano state volte in cui si era svegliato in un bagno di sudore freddo, gridando il nome di lei. C’erano state volte in cui l’aveva cercata nel letto, e, non trovandola, si era reso conto che non sarebbe tornata mai più. E queste erano le volte peggiori.
La lasciò svanire dalla mente, e rimase in ascolto, immobile.
Udì lo scatto della serratura della valigia che veniva aperta, il rumore attutito delle camicie che venivano rigirate, il fruscio della carta, lo scricchiolio di una cinghia di cuoio. E il respiro pesante.
Barney aprì gli occhi nell’oscurità.
Una forma indistinta era china sul posa-valigie alla sua destra, e una lampada tascabile, in una mano invisibile, creava un alone luminoso.
Forbes non aveva fatto alcun segreto della sua venuta ad Omega, negli Adirondacks. E non aveva nemmeno tenute nascoste le sue intenzioni. Al diavolo i timidi avvertimenti di quel vecchio! Se tu sai che da qualche parte sotto i sassi c’è un serpente, ti metti subito a dar calci a tutti i sassi che vedi. Se le porte ti si chiudono attorno, tu ti metti a sbattere contro di esse. E se stai cercando un morto, devi denunciare l’assassinio.
L’ultimo treno da New York l’aveva scaricato a Omega alle undici di sera. Con sua sorpresa, la prenotazione all’albergo sul lago era stata rispettata. Ma quando a mezzanotte era andato al commissariato di polizia, l’accoglienza del sergente era stata gelida: Barney aveva quasi sentito la prima porta sbattergli in faccia. Ma non se ne preoccupò: lasciò perdere e se ne andò a dormire.
Dalla luce della luna che entrava dalle alte finestre, pensò che fossero le due del mattino. L’uomo che frugava nella valigia gli dava di spalle. Pian piano, silenziosamente, Barney spostò la mano fin sotto il cuscino alla ricerca della sua 38 Special, e si irrigidì mentre l’intruso si raddrizzava con un mugolio soffocato. Era un uomo tarchiato, con spalle leggermente curve, e capelli grigi che il chiarore della luna facevano d’argento. Dalla spiaggia del lago veniva il calmo sciabordio dell’acqua; i pini stormivano. Era agosto, ma qui, sui monti, l’aria era fresca.
Barney serrò la mano sulla pistola.
L.
– Ultimi “Gialli” coetanei:
Dollari come se piovesse (Giallo Mondadori 1408) - "Dollari come se piovesse" (Running, 1973) di Robin Shaw [25 gennaio 1976] Traduzione di Mario Fanoli - 160 pagine, Lire 600.
Una questione di cuore (Giallo Mondadori 1148) - "Una questione di cuore" (The Todd Dossier, 1969) di Collier Young (Robert Bloch) [31 gennaio 1971] Traduzione di Lia Volpatti - 168 pagine, Lire 300.
Mike Shayne e il toto-morte (Giallo Mondadori 1185) - "Mike Shayne e il toto-morte" (Tickets for Death, 1961) di Brett Halliday [17 ottobre 1971] Traduzione di Barbara Basso - 176 pagine, Lire 300.
Patrick Dawlish: imputato alzatevi (Giallo Mondadori 1409) - "Patrick Dawlish: imputato alzatevi" (Come Home to Death, 1958) di John Creasey [1° febbraio 1976] Traduzione di Barbara Missiroli - 158 pagine, Lire 600.
Un soldino per l’impiccato (Giallo Mondadori 1137) - "Un soldino per l’impiccato" (A Penny for the Guy, 1970) di Jan Roffman [15 novembre 1970] Traduzione di Maria Basaglia - 162 pagine, Lire 300.
Una nube di sospetti (Giallo Mondadori 1405) - "Una nube di sospetti" (Drowned Rat, 1975) di Elizabeth Ferrars [4 gennaio 1976] Traduzione di Elsa Relitti - 136 pagine, Lire 600.
Di odio si muore (Giallo Mondadori 1164) - "Di odio si muore" (They All Ran Away, 1965) di Edward S. Aarons [23 maggio 1971] Traduzione di Oriella Bobba - 150 pagine, Lire 300.
Gideon e i suoi uomini (Giallo Mondadori 1295) - "Gideon e i suoi uomini" (Gideon's Men, 1973) di J.J. Marric [25 novembre 1973] Traduzione di Mario Morelli - 148 pagine, Lire 350.
Doppia identità (Giallo Mondadori 1195) - "Doppia identità" (Double Identity, 1970) di George Harmon Coxe [26 dicembre 1971] Traduzione di Paola Garini - 154 pagine, Lire 300.
87 Distretto: l’assassino ha confessato (Giallo Mondadori 1304) - Il Giallo Mondadori n. 1304: "87° Distretto: l’assassino ha confessato" [87° Distretto 13] (Sadie, When She Died, 1972) di Ed McBain [27 gennaio 1974] Traduzione di Andreina Negretti - 180 pagine, Lire 350.