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Titolo d’annata de “Il Giallo Mondadori“, nell’epoca di Alberto Tedeschi.

L’illustrazione di copertina è firmata da Carlo Jacono.

La scheda di Uruk:

749. Segugio in vacanza (The Reluctant Sleuth, 1961) di Frances Crane [9 giugno 1963] Traduzione di Luciana Agnoli Zucchini
– inoltre contiene il saggio:
[Riflettori Gialli] Che fine ha fatto Baby Jane?, di Carlo Rossi Fantonetti
– inoltre contiene il racconto:
La signora Whitson (You Never Can Tell Abouu People, aprile 1963) di Susan Sears

La trama:

Ted Spain ex-poliziotto, si reca in Florida alla ricerca di un antico compagno d’armi. Durante la sua permanenza, la quiete della piccola cittadina, dove Spain si è installato, è turbata da un delitto. Ted, come ex-poliziotto, è invitato dalla polizia locale a collaborare alle indagini. Gli indiziati sono molti. Fra gli altri, la persona più sospetta è una certa Bobo, una donna affascinante, moglie di un miliardario texano, che vive su un panfilo ancorato nella baia. Durante le indagini, Ted Spain fa una scoperta sensazionale che riguarda Bobo e che, in un certo senso, fa sì che egli si trovi personalmente coinvolto nella vicenda. A questo punto, Ted decide di buttarsi a capofitto nelle ricerche per risolvere il mistero che circonda il delitto. La soluzione finale sarà una grossa sorpresa per lo stesso investigatore, oltre che per i lettori!

L’incipit:

Quel giorno, verso la metà di febbraio, la campagna si stendeva bella e ridente davanti agli occhi di Edward Spain, detto Ted.
Prima d’allora, Ted non era mai stato a sud di Washington, e la vigilia aveva deciso di partire lasciandosi l’inverno alle spalle. Dopo un viaggio di molte ore attraverso regioni ricche di aranceti olezzanti, il suo coupé Chevrolet filava lungo una strada da cui si vedeva una catena d’isole, le famose Keys della Florida. L’aria era mite e le acque, ora d’un azzurro vivo ora color turchese, lambivano le rizoforee che si stagliavano scure sulle rive delle isole.
Quello spettacolo chiariva finalmente a Ted perché il suo amico, ed ex-compagno d’armi, Alex Latimer, avesse deciso di stabilirsi per sempre a Random Key.
Dopo aver fermato la macchina sul ciglio della strada, all’ombra di alcune palme fruscianti alla brezza, studiò la carta per vedere dove fosse Random Key, rilevando che si trovava quasi all’estremità della catena d’isole, distante non più d’una quarantina di minuti.
La vista d’una cabina telefonica davanti a un caffè sull’altro lato della strada, gli fece pensare che forse avrebbe dovuto telefonare ad Alex; aveva avuto intenzione di scrivergli ma poi si era detto che in fondo avrebbe potuto telefonargli durante il viaggio. Ma ripensandoci, rinunciò all’idea, e decise di fare un’improvvisata all’amico. Alex, concluso il servizio militare in Germania, era andato a Parigi per seguire un corso di cucina al “Cordon Bleu” e là aveva sposato una ragazza francese, Marie, che Ted non conosceva.
Stabili dunque di non preannunciare il suo arrivo e di sistemarsi in un motel, prima d’andare da Alex; cosi non avrebbero dovuto far preparativi per accoglierlo. Bisognava anche prevedere la possibilità che lui non riuscisse simpatico a Marie, e pure questa considerazione rendeva saggia l’idea di restare indipendente.
Dopo aver acceso una sigaretta riparti, e, mentre attraversava un ponte sovrastante acque che sfavillavano di miriadi di luci, pensò che gli faceva un curioso effetto non essere più assillato da preoccupazioni di natura economica. Era strano che una vecchia zia, mai conosciuta, dopo aver vissuto rintanata per trent’anni in un albergo di Chicago, gli avesse lasciato, morendo, quasi mezzo milione di dollari, con una lettera che gli aveva fatto rimpiangere di non essersi mai curato della vecchia signora.

L.

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