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glenn-cooper-il-segno-della-croceLa Nord presenta un’anteprima del nuovo thriller di Glenn Cooper, Il segno della croce.

La scheda di Uruk:

Il segno della croce (The Quantum Priest, 2016) di Glenn Cooper [7 novembre 2016] Traduzione di Monica Bottini

La trama:

Intorno a loro, si apre l’infinito deserto di ghiaccio e vento dell’Antartide. Dopo ore di faticoso cammino, il gruppo di uomini raggiunge il punto segnato sulla mappa. E lo individuano: l’ingresso di una caverna scavata decenni prima da chi li ha preceduti in quel continente disabitato. Quando entrano, in religioso silenzio, si trovano davanti un museo ideato per conservare reperti che il mondo crede perduti per sempre. Ma quegli uomini sono arrivati lì per due oggetti soltanto. E adesso li stringono tra le mani. Ne manca ancora uno, poi l’alba di una nuova era sorgerà sul mondo.
In un piccolo paese dell’Abruzzo, un giovane sacerdote si alza dal letto. Il dolore è lancinante. La fasciatura intorno ai polsi è intrisa di sangue. Con cautela, il prete scioglie le bende. Le sue suppliche non sono state esaudite, le piaghe sono ancora aperte. Il sacerdote chiude gli occhi e inizia a pregare. Prega che gli sia risparmiata quella sofferenza. Che gli sia data la forza di superare quella prova. E che nessuno venga mai a conoscenza del suo segreto.
Una ricerca iniziata quasi 2000 anni fa e giunta solo oggi a compimento. Un’ossessione sopravvissuta alla guerra che segnerà il destino di tutti noi. Una storia la cui parola «fine» sarà scritta col sangue…
Questo romanzo è un invito. Un invito a vivere un’avventura appassionante, ricca di mistero e svolte inaspettate. Ma anche un invito a esplorare l’indistinta linea di confine che separa Storia, religione e scienza, un territorio ambiguo e affascinante che Glenn Cooper ci ha fatto conoscere – e amare – fin dai tempi del suo fortunatissimo esordio narrativo, La Biblioteca dei Morti.

L’incipit:

Il sole implacabile di Gerusalemme aveva reso la terra dura come pietra. Nonostante il caldo, gli operai sollevavano e abbassavano i pesanti picconi, senza osare interrompere la cadenza dei colpi.
La donna era ferma lì vicino e osservava ogni movimento. Poi andò a sedersi all’ombra della sua tenda. Alcuni soldati circondavano l’area. Non erano comuni legionari, bensì una coorte di centurioni scelti dall’imperatore in persona.
Perché quella donna era la madre dell’imperatore.
Flavia Giulia Elena Augusta.
Di umili origini, era andata in sposa a Costanzo Cloro, cui aveva dato un erede dal destino ben più glorioso di quello del padre: Costantino il Grande, l’uomo capace di sfidare secoli di tradizione romana, abolendo il culto delle divinità pagane per abbracciare il cristianesimo.
In quel processo di conversione, il ruolo di Elena era stato determinante.
Il suo amore per la nuova religione era tale che, alla soglia degli ottant’anni, l’energica Elena si recava in pellegrinaggio in terre lontane alla ricerca delle reliquie di Cristo.
Dopo due anni, la spedizione stava per concludersi e il successo era strabiliante: Elena aveva fatto edificare una chiesa a Betlemme, nel punto in cui riteneva fosse nato Gesù, e un’altra sul Monte degli Ulivi. Eppure quelle scoperte impallidivano a confronto dell’ardua impresa sul Golgota, che la maggior parte degli anziani indicava anche come il luogo in cui era stato sepolto Gesù.

L’autore:

Glenn Cooper rappresenta uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato col massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è diventato poi sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della trilogia della Biblioteca dei Morti e dei romanzi successivi, si è imposto anche come autore di bestseller internazionali.

L.

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