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A.M. Francavilla, Anni 2000, Antologia, Clayton Rawson, Dafne Caminita, Delitti in camera chiusa, Ellery Queen, Gianni Montanari, Gideon Fell, Gli Speciali del Giallo Mondadori, John Dickson Carr, Mauro Boncompagni, Merlini, Mondadori
Libro salvato dalla Grande Spazzatura (cliccate sul link se volete conoscere una grande storia di misobiblìa, “odio per i libri”), un numero della collana “Gli Speciali del Giallo Mondadori” (Mondadori).
L’immagine di copertina è firmata da Stefano Fabbri.
La scheda di Uruk:
36. Delitti in camera chiusa, a cura di Mauro Boncompagni [marzo 2003] 2 romanzi e 2 racconti – «Aprite la porta al delitto!» (Euro 5,10)
– Introduzione. Le camere chiuse, di Mauro Boncompagni
– Il delitto alla rovescia [Ellery Queen] (The Chinese Orange Murder, da “Redbook Magazine”, giugno 1934) di Ellery Queen – Traduzione di Gianni Montanari
· TRAMA: L’editore Donald Kirk aspetta degli invitati a cena, ma nella sua anticamera c’è un ospite veramente inatteso: un perfetto sconosciuto con tutti gli abiti al contrario. E naturalmente morto. Ellery Queen dovrà spiegare perché.
– L’orlo dell’abisso [Rogan Kincaid] (The Rim of the Pit, da “Thrilling Mystery Novel Magazine”, autunno 1945) di Hake Talbot – Traduzione di A.M. Francavilla
· TRAMA: Questo romanzo, giudicato da Carr «uno dei più straordinari racconti del mistero» e considerato dal grande regista Chabrol «una pura meraviglia», è stato premiato da una giuria di importanti critici americani come la miglior camera chiusa mai scritta.
– La camera chiusa [Dottor Gideon Fell] (The Locked Room, da “The Strand”, luglio 1940) di John Dickson Carr – Traduttore sconosciuto
· TRAMA: Chi ha colpito alla testa il bibliofilo Francis Seton nel suo studio chiuso dall’interno e sorvegliato dai suoi fedeli dipendenti? Chiedetelo a Gideon Fell!
– Il mago Merlini e l’extraterrestre [Il Grande Merlini] (Off the Face of the Earth, da “EQMM”, settembre 1949) di Clayton Rawson – Traduzione di Dafne Caminita
· TRAMA: Il veggente “extraterrestre” Bela Zyyzk prevede la scomparsa di Helen Hope e la ragazza svanisce nel nulla. Decreta che il giudice Keeler farà la stessa fine, e il magistrato si dissolve in una cabina telefonica. Chiamate Merlini!
L’incipit dell’Introduzione di Boncompagni:
Il mistero di camera chiusa, uno dei numerosi sottogeneri in cui si è ramificato il giallo nella sua Età dell’Oro, costituisce sin dalla propria nascita una delle sfide intellettuali più intense e appassionanti dell’intera storia del poliziesco. La ricetta è molto semplice: immaginate un delitto compiuto in condizioni tali che nessuno possa esserne l’autore. Un cadavere trovato in una stanza chiusa ermeticamente dall’interno, o in una casa attorniata da una quantità di neve fresca su cui non vengono rilevate impronte, o ancora in una cabina telefonica tenuta costantemente sottocchio. Come possibile che tutto questo avvenga senza chiamare in causa potenze arcane o interventi di natura soprannaturale?
L.
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theobsidianmirror ha detto:
Fantastico! Spero davvero che questo finisca nella tua famosa lista di settembre! I delitti in “camera chiusa” sono sempre i più affascinati. Teoricamente sembrerebbe facile per un lettore mettere insieme i (relativamente) pochi tasselli ed elaborare una soluzione, ma come sai non è mai così. L’ingegno dello scrittore (qui espressi ai suoi massimi livelli) riesce quasi sempre a sorprendere. Tra i più noti mi vengono in mente la “camera gialla” di Leroux e l’Orient Express della Christie, ma ce ne sono migliaia di altri. Tra quelli inclusi in questa collana ho già letto di sicuro il “delitto alla rovescia di Ellery Queen (mitico!). Gli altri sembrano mancarmi….
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Lucius Etruscus ha detto:
Sull’argomento ti consiglio un’altra raccolta similare, curata da Marco Polillo nel ’78 e trovata miracolosamente su bancarella 😉
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