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Prima di darlo via schedo questo numero de “Il Giallo Mondadori“, nell’epoca della direzione di Oreste del Buono.

L’illustrazione di copertina è firmata, come sempre, da Carlo Jacono.

La scheda di Uruk:

1688. Il reverendo Randollph e il problema della “Grace” [Reverendo Randollph 3] (Reverend Randollph and the Fall from Grace, Inc, 1978) di Charles Merrill Smith [7 giugno 1981] Traduzione di Annalisa Baldassarini
Inoltre contiene:
Dossier Holmes-Dracula, puntata 6 (The Holmes-Dracula File, 1978) di Fred Saberhagen, traduzione di Giuseppe Lippi
Inoltre contiene il racconto:
Emily è assente (The Absence of Emily, da “EQMM“, gennaio 1981) di Jack Ritchie

La trama:

L’importante ecclesiastico Prince Hartman aspira a entrare nel Senato americano: a indagare sulle sue attività carismatiche (è a capo di una grande organizzazione evangelica di cui fa parte perfino la «Grace University») il vescovo manda il reverendo Cesare Paul Randollph, ex atleta di successo, pastore anglicano di stile moderno, innamorato di una favolosa telecronista rossa. L’indagine comincia subito a complicarsi: davanti agli occhi del reverendo Cesare Paul Randollph, uno degli assistenti dell’aspirante senatore, Klemm muore per avere inghiottito un cioccolatino destinato al capo. Un delitto tira l’altro. E il reverendo Cesare Paul Randollph deve sgobbare, mettendo a rischio anche la propria vita, ma cavandosela puntualmente con una certa eleganza e un certo umorismo. Charles M. Smith si rivela un autore colto, garbato e piacevole.

L’incipit:

Otis Musgrave, ispezionò la bocca spalancata di Randollph servendosi di uno specchietto apposito ed emise dei suoni di approvazione.
— Avete una bella fila di denti, Reverendo, per un uomo della vostra età. Quanti anni avete… quaranta?
— Mmmm — mugugnò Randollph. Non amava i dentisti in generale e in particolare odiava Otis Musgrave. Ma, visto che Otis Musgrave era membro del consiglio di amministrazione della Chiesa del Buon Pastore, era pressoché d’obbligo che il pastore ricorresse alle sue cure. Musgrave era uno stupido ostinato e pieno di sé ma, se l’Onnipotente lo tollerava, Randollph pensava di dover fare altrettanto.
— Ho sentito che avete un cuoco al vostro servizio — continuò Musgrave, guardando tra i lucidi strumenti d’acciaio sistemati su un vassoio e scegliedone uno molto appuntito che aveva
l’aria di essere tremendo. Randollph sussultò.
— Aprite bene la bocca. Come membro del Buon Pastore, io approvo pienamente l’idea del cuoco. Non sarebbe opportuno per un pastore scapolo come voi avere una donna a servizio in quell’abbaino. Non fareste certo bella figura. Ho sentito che frequentate quella rossa della televisione… come si chiama?
— Mmmmm — bofonchiò di nuovo Randollph.
— Pensate che sia una buona idea? E’ nel mondo dello spettacolo… non che lei non sia u- na ragazza per bene, ma quelli… sono un branco di peccatori. Dovete pensare alla reputazione della chiesa, anche se al Buon Pastore siete solo provvisorio. Spalancate di più la bocca, per favore! Parlavano di voi e di quella ragazza nel trafiletto dei pettegolezzi… credo fosse di Kup. Ah, ecco qui!
— Cosa? — domandò subito Randollph, preoccupato.
— Una piccola carie. Mi ci vorrà un attimo per sistemarla.
— Ah, ma io ho un appuntamento…
— Di che cosa avete paura, Reverendo? Non sentirete quasi niente. Quando giocavate a calcio vi facevate male parecchie volte e non vi lamentavate, vero? Ho dei clienti che giocano nei “Bears” e nei “Bulls” e un paio anche nei “Blackhawks”, e sono tutti come voi. A ogni partita si fanno quasi ammazzare, ma non ci fanno caso. Basta metterli su questa poltrona per vederli impallidire davanti a qualsiasi mio strumento. — Cosi dicendo, allungò la mano e prese il trapano.
Musgrave era un tipo insignificante ma con quel dannato trapano tra le mani diventava una figura sinistra con dei poteri che lo rendevano forte. Chissà se ne era compiaciuto. Se ai suoi occhi ciò accresceva la sua statura?
— Ecco, non vi ho fatto male, vero? — Musgrave spinse da parte il vassoio degli strumenti. Randollph si sentiva come il condannato a morte che ha appena ricevuto dal presidente la notizia della sospensione della pena capitale. – Vi ho messo un’otturazione provvisoria. Prendete appuntamento con la signorina, Reverendo.
— Non mi piace essere chiamato Reverendo — commentò Randollph scendendo dalla poltrona. Sperò di non essere sembrato sgarbato, anche se aveva l’impressione di esserlo stato. D’ altra parte, aveva bisogno di recuperare almeno una parte di rispetto per se stesso.
— Ah! E perché?
— Reverendo è un aggettivo, non un titolo — spiegò Randollph.

L’autore:

In principio era Padre Brown. Poi venne il Rabbino David Small ed ora, come ha detto John Dickson Carr, «col reverendo C.P. Randollph il ruolino clericale è completo». Il Reverendo dr. Cesare Paul Randollph è qui alla sua terza avventura. Ex campione di baseball, Randollph è un pastore anglicano, di mentalità molto moderna e, si potrebbe dire, avveniristica. Ed è anche un brillante detective dai metodi non sempre ortodossi. Lo ha creato Charles Merrill Smith, anche lui pastore che ha profuso nel suo personaggio tutta l’esperienza derivatagli da trent’anni di ministero.
Il dr. Smith è ora vicario della United Methodist Church, a Troy, Kansas, e docente di scrittura creativa all’Highland College.

L.

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