Tag

, , , , ,

Trovato su bancarella questo vissuto ma integro numero de “Il Giallo Mondadori“, quando ancora era diretto da Alberto Tedeschi, con una delle avventure del Mike Shayne di Brett Halliday.
Ricordo che ho dedicato una pagina alla bibliografia italiana del personaggio.

L’illustrazione di copertina è firmata, come sempre, da Carlo Jacono.

La scheda di Uruk:

966. Shayne e Rourke si danno all’ippica [Mike Shayne 52] (Nice Fillies Finish Last, 1965) di Brett Halliday (in realtà Robert Terrall) [6 agosto 1967] Traduzione di Antonio Ghirardelli
Inoltre contiene i racconti:
Sogno mortale (The Special Gift, “EQMM“, luglio 1967) di Celia Fremlin
Una memoria di ferro (The Memory Bank, “EQMM“, giugno 1967) di Avram Davidson

La trama:

Tim Rourke, il giornalista, grande amico del «Rosso» Mike Shayne, è un giocatore accanito. È lì, con le carte in mano, intento a giocarsi la camicia, quando riceve una telefonata. Qualcuno vuole indurlo a fare una grossa scommessa alle corse. Si tratta di una duplice accoppiata, e l’informatore è Joey Dolan, uno che la sa lunga, anche se Tim non l’ha mai visto meno che brillo. Ma Dolan non si sbottona per telefono. Se Tim vuole i particolari, deve andare a Pompano Beach, un’ora e più di automobile, da Miami. E sono le due del mattino. Tim corre, e riesce a trascinare con sé l’amico Shayne. Purtroppo, Dolan non compare all’appuntamento. È morto: dicono per etilismo acuto. Oppure, l’hanno fatto fuori perché sapeva qualcosa che avrebbe dovuto ignorare? Mike Shayne, come investigatore, è impegnato in una grossa partita: nientemeno che nel ricupero di certe gemme assicurate per 100.000 dollari, con la prospettiva di beccarsi il dieci per cento del valore. Così, insensibile alle preghiere di Tim, rifiuta di occuparsi del «caso Dolan». Ma poi si accorge che l’amico, tentando di indagare per conto proprio, si sta impegolando in una faccenda che potrebbe costargli la pelle. Ve lo figurate, il «Rosso», a far Pilato, in un caso simile? Così si ricompone la coppia Shayne-Rourke, e i due «si danno all’ippica» a rischio di trovarsi a galoppare in sella al cavallo della morte.

L’incipit:

Tim Rourke sbirciò le carte che teneva in mano. Soddisfatto, trangugiò una lunga sorsata del suo whisky caldo.
— Voglio proprio rialzare di cinque dollari.
Erano le due e mezzo del mattino di una bella notte di gennaio, in casa di Rourke a Miami. I cubetti del ghiaccio erano finiti verso la mezzanotte, ma gli ospiti non avevano smesso di bere per quello. Alla sinistra di Rourke, il giudice Benson, sempre troppo ottimista a quell’ora della notte, aggiunse cinque fiches basandosi sulla teoria che un miracolo poteva sempre verificarsi sulle ultime carte. Ad Kimball, giornalista, sportivo del Miami News, passò e così fece pure il suo vicino, un tipo circospetto, autista di taxi, che si chiamava Schwartz. Michael Shayne, l’alto investigatore privato dai capelli rossi, contò dieci fiches e disse, calmo: — Vedo e rialzo di cinque ancora.
Rourke guardò le carte aperte dell’amico, ma non poté vedere altro che una coppia di tre. Sapeva bene che, dopo tutto il whisky ingurgitato, non era in condizione di soppesare il pro e il contro, ma non si sarebbe certo lasciato spaventare da una coppia di carte basse.
— E altre cinque ancora — disse.
Squillò il telefono. Ad Kimball sollevò il ricevitore mentre il mazziere dava altre carte, coperte, ai quattro che continuavano a giocare. Rourke raccolse le proprie carte e le scoperse lentamente; fu lieto di vedere che un terzo asso andava ad aggiungersi alla coppia di assi e ai due re che aveva già. Un bel full, per Bacco! Con uno sforzo, riuscì ad assumere un contegno serio, nascondendo la propria contentezza.
— Tim, è un certo Joey Dolan — annunziò Kimball. — Da Pomano Beach, telefonata a carico del chiamato. La paghi tu?
— Dolan! — esclamò Rourke.
— Ma sicuro! È un mio amico. Mi dà informazioni sulle corse al trotto che si svolgono laggiù, e sa anche quello che dice, generalmente. — Prese dieci fiches dal proprio mucchietto e le spinse in mezzo al tavolo. — Sono ancora io che rialzo, e rialzo di dieci dollari.

L’autore:

Brett Halliday, pseudonimo dello statunitense Davis Dresser (1904-1977), si è dedicato alla letteratura dopo aver esercitato vari mestieri e aver conseguito un diploma di ingegnere civile. Prolifico autore di racconti per le riviste pulp, ha spaziato dal poliziesco al western, dall’avventura alle storie d’amore. È stato tra i fondatori dei Mystery Writers of America. Risale al 1939 la prima apparizione del detective Michael Shayne, il suo personaggio più famoso, protagonista di numerosi romanzi e adattamenti cinematografici.

L.

– Ultimi post simili: